venerdì 20 novembre 2009

senza niente


Le parole scendono..
tu non te ne accorgi..
e sei dentro più di quanto vedi in realtà..
i tuoi sguardi danzano e si sciolgono davanti alla notte..
io in ginocchio conto le perline che ho perso..
e tu giochi con le poche che sono rimaste
..
(se hai le cose prendeli.. dopo è troppo tardi)

6 commenti:

Achab ha detto...

Ciao Vane quello che scrivi mi piace molto,complimenti,buona serata.

Ivan Fedorovic ha detto...

eh troppo tardi ...facile a dirsi...quando è il tempo si ha paura che sia troppo presto...

Apprendista Nocchiero ha detto...

Ciò che è stato, è stato...

Ciò che è perso, è perso...

Si può cercare ciò che manca... Ma quando ciò non porta a nulla, meglio è sfruttare ciò che ci rimane, per vivere appieno la nostra vita...

mimita ha detto...

Vane, molto bella la tua storia.
Sono una nonna e queste parole mi portano a pensare che essendo tu tanto giovane scriv con profondita. Il tempo che si vive, il tempo che si perde...
Scusa il mio italiano, la mia lingua è lo spagnolo. Mi sono dimenticata di scrivere bene.
ti saluto affetuosamente
mimita

Guard. del Faro ha detto...

Mi piace la forza dei tuoi versi, hanno un nonsoché di nerudiano. Ma è normale, visto che le tue origini sono sudamericane.
A presto...

Tomaso ha detto...

A me cara Vane piace tutto di te, la tua semplicità di scrivere versi che fanno veramente partecipi a chi li legge.
Buona domenica cara amica.
Tomaso