lunedì 30 novembre 2009

un bacio sotto i fiori


quando si è lontano si può dare forse poco,

pochissimo.. lei è rimasta seduta piangendo

ciò che ha perso..

avrebbe voluto tanto salutarti lo so..

voglio però adesso salutarti per lei e per noi..

ehi zio ricordi l'ultimo castello che feci

per noi quando ero piccola..

o quando ti nascondevi sotto alle scale dove

insieme a tua figlia credevamo che c’era sempre il mostro nero..

quanti ricordi, quante lacrime e nessun saluto..

cavolo.. sei volato.. ad un posto ancora vietato per noi..

e il vuoto adesso

si riempirà solo di lacrime

e ricordi vecchi

su un album di foto..

domenica 29 novembre 2009

una brutta figura in più..

Le cadute zen’altro ti aiutano ad alzarti e continuare.. ma quando cadi veramente e ti fai molto male cosa fai?.. oggi sono caduta di brutto.. mi faceva troppo male ma io ridevo anche se mia mamma diceva che ero bianca.. massi anche queste cadute ci stanno.. solo che ora ho una mano bendata, la coscia e il ginocchio di un colore strano.. be’ direi una domenica diversa.. visto che sono di solito noiose..

segno per un sogno..

I suoni mi travolgono per

vie sperdute e inesistente,

lo so che finisce sempre così..

io vorrei addormentarmi su una pietra e

sognare la laguna azzurro verde..

ma le cose a volte non vanno come vuoi..

...

mentre tu impazzisci dentro a

quel tunnel fatto di cioccolato..

sabato 28 novembre 2009

un pezzo di legno ben fatto..

Nascondi la tua reale presenza..
fra la bontà delle tue lettere,
hai brinato l’essenza
di verità sinistre,
cammini con bandiera bianca
davanti all’amicizia
e inganni la tua stessa solitudine silente,
copriti con le tue stesse ali,
e pian piano e adesso
lascia che le tristezze e il dolore
camminino da soli
verso l’inferno..
e abbraccia con affetto
l’abbraccio di un amico.

venerdì 27 novembre 2009

senza poter dire ti amo..

E spacceremmo il mondo con le nostri mani..

e usciremmo dall’incubo con un sorriso dopo aver sconfitto il demone di un film di orrore..

e poi dovrei sconfiggere te.. troppo amara e vuota di sentimenti

ecco cosa sono io.. ecco cosa sono diventata..

fingere gioie per tristezze e un sospiro vola lontano di me

tanto per rimanere senza niente.. e per così non avere l’obbligazione di dare niente…

non voglio darti niente.. niente parole dolci..

niente stupidate vorrei diventare anch’io un demone e andarmene per i fatti miei..

lontana da questa vita che fa schifo.. lontana dei sorrisi falsi e delle carezze da ghiaccio..

lontana delle parole che forse sono quelle che accendono questa amarezza.

Lontana di tutto e di tutti.. dicono che sola nell’immensa solitudine si sta meglio..

giovedì 26 novembre 2009

lo siento!!!


C’è chi sogna un mare verde azzurro e c’è chi vorrebbe lanciare una palla di lana per la finestra.. non ti ho parlato per 26 giorni e oggi non ho resistito più.. mi sei mancato..

su una nave senza remi..


Mi hanno detto che te ne sei andato,

con il sole senza parlare senza un addio,

ricordo ora la tua faccia e la tua voce..

te ne sei andato timido,

con la luce dell’oscurità,

te ne sei andato e io non potevo accompagnarti

al tuo appuntamento con l’oscurità…

dicono che te ne sei andato così normale

quella sera, un giorno in più..

così veloce che non posso perdonarti…

... sorridesti a lui

ma non poteva capire che il tuo sorriso era l’addio…

ora posso solo capire che non ci sei più

mercoledì 25 novembre 2009

grazie per lo sforzo..


Cosa fai?

Scrivo..

pensavo guardavi fuori?

Appunto!

Ah be’ perché ora scrivi con gli occhi e cosa stai scrivendo?

Non lo so, ma vorrei scrivere tutto ciò che si possa scrivere..

non riesco a capirti sai?

Guarda dietro di te, un signore ha appena spezzato una gamba a suo figlio..

dove?, io non vedo niente?

Già.. lo so..

ehmm O_o?

quel poco che avevo chiaro è diventato del tutto nero..


La corsa sta per finire,
io tratto di riempire il mio vuoto, disperata,
ci provo, cado e mi rialzo ma cado ancora..
è un vuoto che non riempirò mai,
potrei dimenticarti ma questo è troppo facile
e poi non voglio.. il tuo ricordo scivola come
le gocce di pioggia sul vetro..
non te ne andrai mai penso,
io non ho niente da offrire,
lasciatemi perdere e che le mie
pene possano riposare sulla tua urna..

martedì 24 novembre 2009

domani è un altro giorno (meno male)

Ho paura, sono nervosa, non smetto di guardare l’orologio in attesa che arrivi la notte.. il cuore della notte.. ho paura e mi nascondo tra i miei fogli di storia, ho paura e ancora non ti ho chiesto scusa.. ho paura ragazzi.. non so in realtà di che cosa, ma ho paura e pure il mio sguardo è cambiato lo so..

dopo il fallimento, partiamo in seconda..

Cadiamo ancora nello sbaglio..
pensiamo che il corpo
sia fatto solo di carne e ossa,
pensiamo più alla morte
che alla vita stessa..
non so voi.. ma io penso che
il giorno in cui morirò la mia
anima se ne andrà via, lontana,
a vivere e forse a fare ciò che il corpo
non è stato capace di fare..
la mia anima..
...
ahhh accendi la radio e attento
che dopo il dosso
ti devi fermare,
non prima.

para que puedas seguir respirando..



Muti, non c’è da dire più niente.. yo quisiera aveces parecerme a una hoja y perderme en un arbol grande y verde.. quisiera viajar a un lugar donde nadie me conosca y que mi soledad cubra mi pasado, los invisibles hoy no estan, la muerte parece estar cerca, ella va en carro y yo a pie.. pero siempre llega a tiempo...

..

¿amigo tienes frìo?,

no te preoucupes,

estoy en camino!.

lunedì 23 novembre 2009

l'amore della mia vita


E se io e te fermiamo un attimo quel orologio che non ci dice niente.. io non so.. ma sono legate a te, a volte posso vederti, giuro io ti vedo e ti tocco,e facciamo l’amore sfrenatamente e parliamo e stiamo insieme, è come se tu fossi una parte di me.. siamo collegati come due nervi al cervello.. non so che ruolo io abbia realmente, ma questo rapporto di buio e carezze date per scritto e incontri vietati mi piace, disse la donna prima di entrare al centro psichiatrico, le mani unite e lo sguardo verso il vuoto.. forse non era così matta come sembrava..

Lima è lontana, i suoi mari e i suoi venti caldi..


Una raggio di sole.. un paio di scarpe bianche.. un vecchio libro.. un impolverato quadro senza foto.. il signore porta suo figlio alla fermata.. il cane abbaia a quello della pattumiera.. un pullman si ferma.. un altro va verso Saronno.. dentro al tabaccaio sguardi di facce divorziate con la vita.. tutto questo alle 7:44 di mattina.. è presto per guardare la luna.

domenica 22 novembre 2009

domenica sera


A volte mi piace pensare che sono le stelle che ci allacciano a loro per fare collane, grande collane umane.. a volte resto in piede e penso in quanto il cielo sia immenso e io così piccola.. piccolissima quasi insignificante.. come i grani di sabbia nei deserti, tu sai quanti sono? .. quanto pensiamo di sapere e invece eccoci qui.. senza sapere nulla in realtà, non so.. io non so mai niente.. nemmeno che senso abbia lasciare mille parole incrociate in una pagina elettronica.. vado prima che vibri ancora il cellulare.
..
ogni domenica è così..
noiosissima..
mi chiedo cosa farei se non ci fosse nemmeno questo!.. mah..

lotta se vuoi, ma non vuol dire che ti salverò..



Lo scrivere vuol dire cambiare ogni volta di pelle, indossi la migliore maschera ed entri in quel mondo fatto di carta e di penne.. lasci un attimo dietro quel mondo fatto di lacrime e pene e pensa che entri davvero e ti impossessi e ti accorgi che non sei fatto solo di una vita, e non sei sicuro di chi sei mentre sei seduto lì da solo a scrivere.. io non lo so, a volte, mi vedo come un’anima che scappa e piange su un cammino pieno di spine di rose, e sono talmente belle che la bellezza stessa mi impaurisce.. ma io in realtà vorrei essere altro.. un depredatore che ha bisogno che tu lotti nel momento in cui io voglia strapparti la pelle, non ho bisogno delle tue lamentele né dei tuoi pianti.. impazzirei per vedere la forza della tua mandibola.. ecco la pelle che mi piacerebbe indossare, mentre tu pensi che tutto questo sia inutile..


(Nessuno può impedire a un uomo di scrivere tranne se stesso.. Charles Bukowski)

i pezzi non sempre se uniscono bene..


Mi sono svegliata dopo 12 ore.. ho dormito in un giorno ciò che non riesco a dormire in tutta la settimana.. tanti sogni, strani, belli e qualcuno sgradevole.. ricordo ancora l’ultima volta che ho dormito così tanto, c’era buio quella sera, faceva tanto freddo e io avevo rotto due piatti per sbaglio.. i miei battiti cardiaci erano cambiati, io ero cambiata.. una lunga riga e poi silenzio.. provo la stessa sensazione oggi mattina, giuro non dormirò mai più..

venerdì 20 novembre 2009

senza niente


Le parole scendono..
tu non te ne accorgi..
e sei dentro più di quanto vedi in realtà..
i tuoi sguardi danzano e si sciolgono davanti alla notte..
io in ginocchio conto le perline che ho perso..
e tu giochi con le poche che sono rimaste
..
(se hai le cose prendeli.. dopo è troppo tardi)

giovedì 19 novembre 2009

un'ultima volta amico mio..

Questa melodia strozza il mio cuore…
forse perché quello che porta dietro
è una serie di capitoli mai scritti..
capitoli finiti a metà …
senza una vera fine e senza titolo…
ora poco importa..
mentre gli angeli cercando di suonare
una campana per avere le ali e un invisibile
si ferma sulla mia finestra per farmi compagnia…
io cerco di dare corpo a
questi capitoli e forse anche una fine… forse

le nuvole bianche si perdono a quest'ora


E tu vorresti me, non so se vuoi il mio amore,
ma sicuramente vuoi entrarci dentro…
vuoi strapparmi la pelle e restarci dentro,
mischiarti col mio sangue…
picchiarmi e poi farmi l’amore..
vuoi trascinarmi ai tuoi piedi e
vuoi sorridere mentre mi vedi piangere,
e mentre tu mi spoglierai e
i tuoi baci sfioreranno la mia pelle..
io dirò ti amo, in quel momento
mi spingerai con tutta la tua furia e
il tuo sguardo mi disprezzerà e te ne andrai..
io resterò da sola, nuda mentre ti vedrò andare via..
lascia almeno la metà di quella sigaretta che sa di te..

lassù i respiri non sono come i nostri..


rinchiudimi insieme alle mie ferite.. non darmi più falsi colori, tira fuori un sospiro e toglie dei miei cammini la sabbia.. chi siamo in questo mondo complicato?, perché viviamo e per chi?.. io sono una fuggente che se ne sta seduta a scrivere ciò che non può mai accadere..

mercoledì 18 novembre 2009

lontana sono ora di te e di me..

Sogni che non dormono senza un cuscino,
Uccelli che avvisano che se n’andranno presto,
Alberi che piantano i suoi sguardi,
Baci che sono pronti per imbottigliarsi,
Disegnare il freddo di un lamento,
Raccogliere sorrisi per regalare.
Urli che si nascondono nella mia scrittura,
Sedie che non sono più per scrivere,
Faccie divorziate con la vita,
Serate navigando in un caffé,
Ricchi che riposano nell’invidia,
Come quel anima che c’invita ad essere infedele.
Io ciò che voglio è scrivere,
tirare l’orologio.. nel fondo del mare,
perdere il tempo
e
dormire nel fondo di un cratère lunare,
perdere il treno e dedicarmi a sognare.

un eterno abisso fra me e la mia tastiera..


A volte penso chi sono mentre scrivo,

che creatura della notte divento,

penso che maschera mi metto mentre

sono seduta sulla scrivania,

...mio fratello dice che non capisce

perché io scriva e io rispondo che siamo già in due

(in tre vero?)..

non vi ingannate,

qui, in questo posto..

tutto può essere vero come niente..

non c’è una certezza e nemmeno un significato..

io non so perché lo faccio..

forse per non impazzire..

e se finisco per impazzire comunque?

Un mio amico mi ha detto:

allora si dipinge.. cavolo ma io faccio schifo..

una semplice abitudine..


l’arcobaleno che illuminava le mie mattine ha perso il suo colore
e adesso la mia vita si rompe e
la mia anima sta da sola,
ascolto il tuo nome
e miei occhi ti piangono
ti piangono,
amore quando penso che finalmente ti ho
dimenticato per sempre
appare dal nulla il tuo sguardo
e io non sono più nessuna,
i giorni passano e io mi sento
senza darti un bacio come una in più…
non serve più dire ti amo..
non serve più piangere.. un’opportunità
perduta nell’amore non ritorna più..

datemi un po' di vento caldo.. come i venti del sud..


Voglio tornare..

a Lima inizia a fare caldo e anche se il suo cielo

non è così blu come questo, si sta bene..

io posso immaginare che sono là,

che corro nella mia via insieme a

quella ragazza di un solo occhio e

alla signora vicina di casa,

che ci rompeva ogni volta

che si giocava con la palla..

posso immaginare che sono in piedi sulla mia porta

e che mia nonna vieni a trovarci

con in mano delle arance e delle banane, le mie preferite..

posso immaginare che il mio cane scappa e

che mia madre voleva tanto che se lo portassero via..

posso immaginare io e i miei fratelli che

ci nascondevamo fra il legno

che portava mio padre per il suo lavoro..

posso, io posso, perché con la mente posso

immaginare ciò che voglio..

immaginare e se volessi anche vivirlo..

ma qui, con questo freddo è un po’ difficile..

martedì 17 novembre 2009

la speranza non è sempre di colore verde..




Avrei dovuto curare le tue ferite..
avrei dovuto accompagnarti ed
essere di fianco al tuo letto..
avrei dovuto partire e raggiungerti..
ma non potevo..
non lo so..
quando penso a te,
il cielo si scurisce e il mio sangue circola più
veloce, lo so perché quasi posso sentirlo,
non so, non so come ricordarti a volte..
dimmi tu, dove hai volato non c’era posto per me?

dialoghi strani..


Mi alzai del letto come se fosse la prima volta che mi alzassi di quel letto fatto di legno.. non ricordai più nulla.. non sapevo chi ero e cosa ci facevo lì, disse l’uomo guardando strano il dottore..
Chi sei?
Non lo so.. tu sai chi sono?
E no..
Vedi!.. allora non era importante..

la normalità mi ammazza..


Seduta all’ultimo posto del pullman..
la ragazza guardava tutto ciò che fuori i
suoi occhi scuri riuscivano a guardare..
inchinata la testa sul vetro lo sguardo
andava oltre..
fuori grandi bestie andavano
alla caccia di anime solitarie..
lei restò seduta finché non arrivò
alla sua fermata.. una discesa
e lei camminò sul solito suolo..
lontane sono rimaste le bestie e le anime..
lontane dal pullman, ma non
della testa di quella ragazza degli occhi scuri.

lunedì 16 novembre 2009

salto mortale


Io sono stanca.. ma ho
voglia di uccidere
questa stanchezza..
ho voglia di uccidere quel campo
di fiori dove quella
bambina salta allegramente..
voglio spengere
le tue speranze..e strapparti
quel sorriso che
fingi di avere ogni sera..
non voglio
luci, voglio solo un
gran salto al nulla,
dove il nulla possa ferirmi e
io possa finalmente morire..

ancora qui?.. io sono già oltre..


E tutt’e due lì.. chiusi in un bar.. lei aspetta quel bacio.. lui gioca con le sue dita e vorrebbe scappare.. lei lo sa, lo sente, sente che è nervoso, ma se chiede perché allora non se ne va?.. perché continua a restare seduto chiuso lì.. non ti senti bene qui? E allora vaaaa.. ma lui resta.. pure lei.. e si sente nell’aria un bacio che non fu.. e che non sarà mai..

domenica 15 novembre 2009

chi sei oggi.. no sarai domani


la poesia è un gran campo di battaglia e
le vittime possono essere i nostri cuori,
i soldati sono le frasi che combatteranno
con le altre per guadagnare una riga..
io non sono niente, ma posso donarti un verso stasera,
posso tentare di farlo..
non importa chi sei adesso,
importa solo cosa scrivi e quanto
coraggio tu abbia per urlarlo in mezzo
al campo di mina.. può esplodere
e strapparti la testa.. o un abbraccio..
ma mai la voglia di sedersi qui e lasciare
l’anima prima di andare a dormire..
non so..
cazzo io sarei capace di lasciare altro che la mia anima..
tutto solo per questo..

le domeniche sono sempre le stesse..

Cerchiamo di farcela..
se vuoi, strappami il cuore,
ma io continuerò a provarci con l’anima..
via tutto il materialo e
benvenuto ogni sentimento..
il tuo sorriso mi trascina per le vie di casa..
e io non voglio altro che far parte di te..

sabato 14 novembre 2009

Cerchiamo la maschera più adatta all’occasione e via con lo spettacolo..



Fingiamo.. per sopravvivere fingiamo sempre..

io fingo che niente accada tra noi due e

tu ti rifai una vita all’ombra di quella che

non c’è mai stata tra di noi..

non so cosa si successo in realtà,

ancora me lo chiedo.

. tanti sguardi e parole mai dette..

domani fingeremmo ancora che tutto vada bene..

e che gli uccelli volino e che il sole esca

come ogni mattina,

ma ricorda che non è sempre così..

senza titolo..


Accendo la mia citro e vado.. siamo a 90 all’ora.. sulla strada siamo solo io e lei.. la mia macchina verde è chi mi porta, non guido io, gocce d’acqua sul vetro, apro le finestre e lascio uscire i miei pensieri e non solo.. una luce gialla mi permette ancora di passare.. ma poi lo stop, mah.. non c’è nessuna macchina forse riesco a passare.. cavolo è già scattato il rosso..

vola ora.. ma torna domani

So che sei sveglio,
perché l’acqua che bevi non ha più
lo stesso sapore, soli..
siamo sempre soli..
intorno alla famiglia, gli amici,
gli animali o il partner,
restiamo sempre soli..
perché chi può capirti meglio di te stesso?
.
notte..

venerdì 13 novembre 2009

vuoi sempre di più...

Gli sguardi persi dietro
ai muri del passato,
tu cerchi disperatamente
quel essere vietato,
l’amante perfetto mentre
io cerco le parole giuste per
uscire fuori di questa
storia..

giovedì 12 novembre 2009

i miei momenti più difficili..

Pensa che il domani non ci sia più..
fermati sulla cosa più bella che hai adesso,
fa’ silenzio e senti il rumore che più ti piaccia..
io vorrei volare adesso,
non so, forse voglio solo fuggire..
vorrei essere una lettera
e mischiarmi tra i miei versi..
scomparire come un colore dentro ad una pittura..
essere dentro di un sogno e
che qualcuno non mi ricorda più..

notte.. a presto

Poso un bicchiere di vetro sulla scrivania..
mi accorgo dal rumore che è tardi..
è buio e tutti dormono ..
mi fermo, cerco uno sguardo,
un piccolo gesto,
aspetto un messaggio e
mentre una canzone mi ruba dei sospiri..
penso a chi è sveglio come me..
cosa fa?, cosa indossa?,
si nasconde per caso?..
io non devo far rumore,
non posso.. devo scappare adesso..
infilarmi sul letto come un invisibile disperato..
questo devo fare..
gli invisibili si sono fatti vedere dopo tanto tempo..
ma non posso parlarli..
...
shhhhhhhhhh ..
non ora.

mercoledì 11 novembre 2009

mancano le stelle e i pianeti al M I O universo...


Sei tu chi mi spingi..
questa maledetta voglia di averti,
è un’ossessione..
io mi strappo le pene d’addosso
e rimango nuda,
col cuore aperto e le trattenendo le lacrime..
i silenzi sono come i fuochi d’artifici,
come gli urli di un bambino mai nato..
come la tua assenza e la mia attesa..
inutili,
come allontanarmi sapendo che sono già lontana,
... il problema non è ciò che dico ma
quello che mi tengo.. il mio silenzio.

come quando ero una bambina.. lasciando farfalle scappare



Arriverai al punto che i corpi non serviranno più.. le parole non usciranno dalla tua bocca, per parlare ti servirà solo lo sguardo.. quegli occhi oscuri ti diranno tutto e quello che mancherà lo scoprirai sotto le lenzuola, le carezze saranno i tuoi pensieri e le illusioni i tuoi baci..lei seguirà i tuoi passi finché la tua follia la farà impazzire.. non ci sarà più niente.. poi però.. cercherai un’uscita, ma non bussare quella porta.. è quella sbagliata..

...

io potrei riparare la tua anima ferita quando ci sia la luce, non è vero che io vivo come voglio anzi faccio ciò che posso, vivendo fuori dalle ombre del tuo amore..

martedì 10 novembre 2009

auuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu

resta fuori di ogni sentimento,
non ti affezionare mai a loro..
sii invisibile in ogni forma
e passa di foglio
in foglio finché
non arrivi a quello giusto
..
alla fine te ne accorgi
che fuori è passato
in fretta la tua vita,
mente qui
non hai altro che
un'anima spenta,
tre mila parole
disperse per
la stanza e un
cuore dentro la tua tasca..

buon giono a tutti

la sveglia
è messa per le 6:30
ma il mio essere è già sveglio
qualcosa mi spinge ad alzarmi dal letto
e morire di freddo su una
sedia davanti al computer
.. cavoliii
la scrittura a volte mi domina..

lunedì 9 novembre 2009


Palloncini di colori.. una torta di chantilly e 10 candeline ardono e si consumano in fretta.. ho tanti amici, una bella famiglia e un cane chiamato Bandido, ma mi sento sola, disse la bambina.. io la guardai trattando di capire cosa è per quella bambina la solitudine.. non fui capace di rispondere nulla.. ma in fondo volevo dirle: Ehi ti senti sola in un mondo pieno di gente e di cose? Beh anch’io e ne ho più o meno il doppio della tua età.. la solitudine non centra solo con l’essere sola in un posto o almeno no dal mio punto di vista, la solitudine è qualcosa di più, un campo dove io ci entro volentieri ma in quel momento non dissi nulla..

si capisce di più in spagnolo..

La musica fino ad impazzire..
la musica finché non mi innamoro di nuovo.
... la musica fino a che io non possa odiarmi
per non poter odiarti.. la musica,
ascolto la musica finché mi faccia sognare
e mi conceda salire in ogni nota e
intraprendere un nuovo viaggio..
l’ascolterò fino a che le lacrime
scendano per i miei occhi, fino a
che il mio cuore batti più forte..
finché.. finché io possa emozionarmi insomma..
ahhhhhh
e finché mi spinga e
mi aiuti a finire ogni poesia..

domenica 8 novembre 2009

travesuras.. piccoli per sempre..


Un sorriso sulle labbra,

perché anche le brutte figure ti fanno sorridere..

e tu forse sei felice di essere rimasta come

un piccolo residuo di un biglietto sullo specchio..

e già detto così non si capisce

ma questo non importa..

non importa..

tu sei lì che vorresti morire perché

le cose non vanno per la direzione giusta..

e invece ora..

sei qui..

seduta, che ridi come scema mentre ti chiedi :

Mah chi l’avrebbe detto?”..

...i ricordi sono questi..

tristi o meno..

ti possono fare rivivere il momento..

quel instante..

...

e allora io mi vedo camminando

pian piano fino ad arrivare a quella macchina..

senza farmi vedere..

due parole scritte sul biglietto

trattando di non far cadere lo zaino

e SHAMP
lo incollo,

rimani lì..

un pezzetto microscopico ma è lì..

bello.
(troppo grande per far certe cose.. ma era bello allora.. ora è rimasto il vuoto )

c'è chi dorme.. chi esce.. chi beve.. chi si taglia le vene e chi scrive cazzate alle 2 :10 di notte

tu dormi..
lui e lei dormono..
anche loro dormono... ah no vero sono alla festa...
Lei? no Lei sta facendo altro lo so..
e io?
io sono prigioniera
di un paio di parole
che mi chiedono un ultimo minuto
e poi a nanna..
io li concedo anche due basta
che dopo mi strappo
questa pelle
e possa prendere un'altra
per il giorno dopo..
un giorno normale
dove i cani fuori
abbaiano
alle anime
che vagano perdute..
e dove la signora
compra il pane e ammazza
la sua bambina..

sabato 7 novembre 2009

alle 17 è già buio.. bellooooo

Io lo guardai fisso..

in quell’instante capi che non l’avrei visto più..

un treno con su io si allontanava pian piano.. e..

Fermati! Non sto capendo

Non c’è niente da capire

E allora perché l’hai scritto?

Per vivere..

O_o? ...

venerdì 6 novembre 2009

è presto per tirar fuori il presepe..

In attesa.. lo so, sono sempre in attesa.. perché forse le cose tardano un po’.. o forse io aspetto l’impossibile.. i fiori non hanno più profumi e tu te ne stai seduto da qualche parte con lo sguardo assente.. solitario.. tu, quello che non aspetta mai niente.. anche se non sei mai contento.. oggi sarò in attesa.. in attesa sul serio, perché chi aspetta un qualcosa che non sa cosa sia.. è fuori di testa.. e allora la follia ci sta per rimanerci in questo buco di parole incrociate senza senso...

giovedì 5 novembre 2009

non potrei mai rinunciare..


e vorremmo una battaglia mentre stiamo già combattendo..
lo scrittore prende un mazzo di parole e ci gioca,
inganna la gente,
sparisce e spunta proprio alla fine di quella riga..
i soldati restano vigili tutta la notte,
lui ne approfitta,
sputa inchiostro suoi cammini sporchi di bugie
e dipinta la realtà.. lui mi strappa la pelle..
non so.. è magia questo..
dev’essere magia perché se io
posso sognare che lui vive nel mio scritto..
io posso fare tuttooooooooooo

mercoledì 4 novembre 2009

non vogliamo essere sinceri.. come se no succedesse niente ma non è vero


Avrei voluto dirti di no..

avrei voluto fermare quel

secondo su quella barca che

dondolava con le onde..

una goccia di pioggia sul tuo

viso e tutto volo via..

come i soffi delle candeline su

quel pezzo di torta, come un foglio

caduto da un albero e che si lascia

trascinare dal vento..

e vorrei essere

foglio, chissà fuoco per essere soffiata..

un qualcosa,

non umano,

così non proverebbe nulla…

martedì 3 novembre 2009

cosa vi prende a tutti??


L’arcobaleno porta solo colori oscuri..
lei non capisce più il suolo dove cammina,
pure i passi sono cambiati.. tutto è cambiato,
in un attimo,
le conoscenze si sono danneggiate
e lei sospira perché
quelle righe
potevano andare meglio..

lunedì 2 novembre 2009

tanto che ti amavo


Le ore non ci saranno più per te..
il tempo lì non conta,
...dove vanno le persone in realtà quando muoiono?..
dove le loro anime vagano, o restano sempre qui..
non so..
forse penso a te e allora il cuore si stringe
e non riesco a respirare più..
forse sento tanto freddo, e tu?
Cavolo dimenticavo faceva caldo allora,
mi chiedo sempre se avevi paura?..
cosa hai fatto?..
è inevitabile..
quel volo è stato così doloroso come la
caduta di un gran salto fatto dal clown nel suo numero..
dai suoniamo i tamburi e fumiamoci una sigaretta
e buttiamo via oggi le pene..
ma occhio..
buttiamo via le pene ma non
dimentichiamole..
io non dimentico mai nulla..
se dimentico come posso dire che ho vissuto..
no no ricordiamo tutto quanto
ci serve per andare avanti in questo mondo
che ogni giorno lo capisco di meno..
ma ci sono cose che no vengono mai capite..
quindi per questa volta
va bene così..

hoy no me siento tan lejos de ti..


A quest’ora le persone dormono da dove vengo io..
c’è silenzio dalle mie parti e sicuramente in quella via,
la mia, la notte sarà scura come il solito..
inizia a fare caldo e manca meno di due mesi
per finire la scuola..
le anime peruviane se ne stanno lì..
accanto a quegli strumenti di legno
che suonano mentre lui decide che fare..
sono passati ormai quattro anni..
ma io posso sentire che sono là..
è un po’ difficile, sarebbe più facile
se il vento fosse più caldo e se io fossi più al sud..
bei tempi quelli.. tempi lontani ora..
chissà se questa volta riuscirò a togliermi questa
ammarezza..
forse se urlo che sono
p e r u v i a n a
funziona..
f
o
r
s
e
!

domenica 1 novembre 2009

chiusi qui.. meglio che fuori!!!

A volte mi da per tornare con

la mente a quel luogo..

a quel momento,

quella scena marcata per i ricordi che

si incrociano oggi tra di loro.. uno spazio vuoto

che tratto di riempire con pezzi di follia,

perché la follia viene sempre scusata,

sempre perdonata..

e allora vorrei follemente diventare matta,

la realtà è per il giorno.. una notte nera sta

arrivando e io voglio solo un po’

di follia per non sentirla così nera..

1 novembre.. forse qualcuno è adesso con te.. so che io però non ci sarò nemmeno quest'anno


E io ci sono sempre..
col cuore a pezzi ma ci sono..
come un ultimo foglio
sull’albero o come l’ultima
goccia che resta sempre dentro della bottiglia..
sono sempre la stessa d’ieri..
quella che se ne stava seduta
sul cuscino a vedere i cartoni..
due codine, un dolce in bocca e
gli occhi illuminati e pieni di sogni..
...
...
un’immensa solitudine che al dire il
vero ho sempre amato
e forse qualche volta cercata..