mercoledì 7 gennaio 2009

amarezza e tristezza


E tu che non capisci,
sei come un muro di giaccio
che non riesco a far sciogliere..
e io ci provo alle tue spalle,
scrivo una riga quando ti volti
e scappo fuori con un libro in mano,
lo so, forse ti piacerebbe capire
se io parlassi di più,
ma non posso, non ho il valore…
e allora aspetto il silenzio,
un luogo senza testimoni dove
le ombre che scendono del cielo
si fanno avanti e
io posso far diventare un istante
in un’eternità attraverso un foglio…

1 commento:

Ale ha detto...

ti ringrazio per essere passata..e per avermi fatto scoprire il tuo spazio..

"sei come un muro di giaccio"..forse è meglio che sia di ghiaccio :)

ascoltare il silenzio può essere meraviglioso, ma non bisogna abusarne, altrimenti si cade in uno stato di "amarezza e tristezza"
a presto